Intervento di cistectomia radicale con confezionamento di neovescica ortotopica

L’intervento chirurgico si compone di due fasi:

  • la prima fase demolitiva corrisponde alla cistectomia, ossia alla rimozione della vescica e, nella donna: utero, annessi e linfonodi locoregionali
  • la seconda fase è invece quella della ricostruzione in cui viene creata una nuova vescica con una parte di intestino di 40-60 cm (ileale o sigmoidea) in modo da ottenere un serbatoio sferico a bassa pressione, ortotopica ossia collocata al posto di quella rimossa.

Cistectomia radicale – Ospedale San Raffaele

Se ti interessa la mia storia continua a leggere ………

24/6/2016 contattato il chirurgo del San Raffaele per concordare l’intervento

  • Richiesti esami preoperatori

4/8/2016 Ricovero all’Ospedale San Raffaele – Milano – Diagnosi accettazione: neoplasia vescicale

05/8 la paziente è stata sottoposta a intervento di cistectomia radicale con neovescica ortotopica

Descrizione dell’intervento:

  • Posizionamento CV (catetere vescicale)
  • Incisione mediana sovraombelico-pubica
  • Apertura dei piani superficiali e incisione del peritoneo anteriore
  • Lisi di alcune aderenze colon-enterichee sviluppo del Retius bilateralmente
  • Legatura dei vasi ovarici
  • isolamento bilaterale degli ureteri e sezione al segmento prevescicale. Invio dei margini ureterali terminali per esame istologico estemporaneo. Referto istologico negativo per il moncone ureterale sinistro, positività compatibile con CIS del moncone ureterale destro. Si procede quindi a seconda sezione distale ulteriormente positiva per displasia (anormale sviluppo cellulare) del moncone uretrale destro. Invio quindi ulteriore segmento uretrale destro distale per esame definitivo.
  • Isolamento e sezione dei legamenti rotondi, delle ali peritoneali latero vescicali. Isolamento e sezione distale delle arterie uterine. Incisione del fondo vaginale. Scollamento del fornice vaginale anteriore dalla vescica. Sezione dei peduncoli vascolari lateralmente ai fornici vaginali laterali. Incisione dell’uretra a livello del passaggio tra terzo distale e terzo medio. Cisto-isteroannessiectomia en bloc con completa conservazione vaginale. Controllo ed invio del margine di resezione distale dell’uretra e del piatto vaginale (negativi per neoplasia). Sintesi in doppio strato del cul di sacco vaginale accurata emostasi anche con colle di fibrina dello scavo pelvico. Linfoadenectomia pelvica iliaca e otturatoria bilaterale senza riscontro di lesioni macroscopicamente sospette. Apertura del sacco peritoneale, isolamento 40-50 cm di ileo a circa 20 cm dalla valvola ileo-ciecale con attenta preservazione del meso. Ripristino della continuità intestinale mediante anastomosi ileo-ileale laterolaterale isoperistaltica con suturatrice meccanica 75 mm. Detubularizzazione del segmento ileale precedentemente isolato e confezionamento di serbatoio ortotopico con configurazione a 2 camini previa anastomosi uretero-ileale bilaterale su cateterini ureterali MJ 6 ch in controapertura.

Materiale esaminato in anatomia patologica 

Di seguito riporto soltanto dove mi hanno trovato la positività:

  • A) margine uretere terminale di destra
  • E) margine uretere terminale di destra
  • K) margine uretere terminale di destra
  • Diagnosi estemporanea:
  • A) Displasia uroteliale severa/carcinoma in situ
  • Diagnosi estemporanea:
  • B) Mucosa parzialmente disepitalizzata, negativa per neoplasia (A e B comunicati alle h. 10,15)
  • Diagnosi estemporanea:
  • E1) Carcinoma uroteliale in situ (comunicato alle h. 12)
  • E2) su richiesta del chirurgo urologo si seziona dopo scongelamento, il margine contrassegnato con: focolai di displasia uroteliale (comunicato alle h. 12)
  • Descrizione microscopica
  • K) nei prelievi relativi all’uretere di destra giunto non orientato, uno dei due prelievi delle due estremità (K1) è sede di carcinoma in situ, l’altra estremità è indenne da neoplasia. Il prelievo della porzione centrale (K2) è parimente indenne da neoplasia
  • Diagnosi
  • A, E, K) Carcinoma uroteliale in situ dell’uretere destro esteso a una delle due estremità dell’ultimo a essere solo margine di resezione inviato (prelievo K1, vedi descrizione microscopica)

 Qui invece vi inserisco inoltre le pagine della mia cartella  per farvi capire che, per questo tipo di intervento, l’essere operata da questo chirurgo in questo ospedale ha fatto la differenza. Mi sono resa conto di essere stata sottoposta ad un intervento complesso ed eseguito con accuratezza e metodologia d’avanguardia; cosa che mi permette oggi di essere ancora qui.

20/8/2016 Dimessa – A domicilio oltre la terapia da effettuare per il primo periodo, mi hanno spiegato e rilasciato questo modulo informativo.

Dopo l’intervento non ho più avuto dolori alla vescica e nel giro di un mese il medico della Medicina del Dolore mi ha tolto tutti gli oppiacei.